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INTERVISTA TRATTA DAL FILM “Amici Miei – come tutto ebbe inizio”

Cari lettori, dopo il solito cinepanettone, il 16 Marzo è uscito nelle sale cinematografiche “Amici Miei – come tutto ebbe inizio” il prequel di Amici Miei, un film diretto nel 1975 da Mario Monicelli. Questo film è stato però molto criticato, soprattutto dai fiorentini, perchè considerato come yna mancanza di rispetto per un capolavoro. Christian De Sica ha voluto rispondere a queste accuse rilasciando alcune dichiarazioni che vi riporto: Questa è una commedia e non un cinepanettone. e’ stato ambientato nel ’400 proprio per allontanarlo dall’originale. A parte i protagonisti che esorcizzano la morte facendo degli scherzi, poi, è tutto diverso. Attori e attrici sono quasi tutti toscani e nonostante quello che si possa pensare è stato difficile e pesante girare questo film. Essendo stato girato in estate, c’era un caldo terribile e noi indossavamo dei costumi di una pesantezza incredibile. Recitare a cavallo in quelle condizioni e sotto il sole estivo eravamo esausti e alla ricerca di un po’ di aria condizionata!

 

 

 

 

INTERVISTA TRATTA DAL FILM “The Tourist"

Christian De Sica: Mi auguro veramente di fare altre esperienze come quella di The Tourist, è stata davvero una bellissima avventura. Di questa magnifica opportunità devo ringraziare il mio amico Aurelio De Laurentiis, senza il suo cinepanettone non ce l'avrei mai fatta. Devo molto a questo genere, alla visibilità che negli anni mi ha regalato al punto che Florian Henckel von Donnersmarck ha confessato di avermi voluto nel suo film dopo avermi visto lavorare nel mio film di Natale. Spero certamente di replicare con gli americani ma non posso dimenticare gli amici. Partecipare a The Tourist lo considero un lavoro, girare Natale in Sudafrica al contrario è come stare in famiglia

 

 

INTERVISTA TRATTA DAL FILM “Natale in Sudafrica"

Per molti il film di Natale "è" lui, Christian De Sica. La sua mascella, il sorriso un po' sguaiato e un po' da lord, come quello di suo padre Vittorio, la gaglioffaggine e un po' di eleganza, sempre a bagno – però – in una controllata "burineria". Belle auto, belle donne, stanze d'albergo. E lui, in completo bianco, in smoking o in accappatoio, con l'amante sotto il letto. Ovvio che, se vuoi cercare i segreti di fabbrica di questo cinepanettone, Natale in Sudafrica, li devi chiedere a lui.De Sica, che cosa c'è di nuovo in questo Natale in Sudafrica?"Prima di tutto, il Sudafrica. Che porta con sé tutto un aspetto nuovo, che è l'avventura. Gli animali, i leoni, le giraffe, le scimmie... Poi, per quello che riguarda me, mi hanno 'scoppiato' da Massimo Ghini. Mi trovo a fare coppia con Max Tortora, che è mio amico da annni, e che condivide con me una certa somiglianza. Vedi? Abbiamo tutti e due gli occhi a vongola". E indica l'occhio un po' all'ingiù, come per una permanente malinconia.

  

E nel suo personaggio, cosa cambia?

"Per la prima volta non sono carnefice, ma vittima. Non sono io il mascalzone, ma l'ingannato. Anche dalla mia prima moglie Serena Autieri, che mi abbandona e preferisce mio fratello Max Tortora. Nel gioco degli equilibri comici, è la prima volta in cui non tradisco, ma semmai vengo tradito".

 

Perché questo cambiamento?

"Non ho più l'età per fare lo sciupa femmine".

 

L'atmosfera che si respira in questi giorni è di gran lavoro, ma anche di serenità quasi goliardica. Ma lo fate perché ci siamo noi giornalisti in giro?

"No no, ci divertiamo ancora a girare i 'panettoni'! Per me è come tornare in famiglia: Aurelio è per me un fratello maggiore, Neri un compagno di giochi, Luigi De Laurentiis è come un figlio. Però, sento che sono al capolinea. Ho sessant'anni, quanti film comici devo ancora fare? Due? Vorrei alzarmi da tavola con ancora un po' di fame. Non vorrei che a farmi smettere fosse il pubblico: 'Ma che sta a fa'? Non vedi come s'è ridotto quello lì?'. No, meglio lasciare prima".

 

È impossibile che abbiate girato un film intero in Sudafrica senza un riferimento ai Mondiali di calcio. Oppure sì?

"Beh, vista la figura che ha fatto la Nazionale, il riferimento c'era, in sceneggiatura, ma lo abbiamo tolto subito. Se avessimo vinto i Mondiali, magari avremmo aggiunto una scena".

 

Ma qual era il riferimento?

"Era nell'episodio interpretato da Massimo e Giorgio. Arrivano nell'hotel dove ha alloggiato la Nazionale italiana, e di notte, come se andassero da un'amante, vanno tutti e due in pellegrinaggio nella stanza di Gilardino! Oggi una scena così, lo capisci bene... Insomma, non c'è".